“Geronimo”

Nel novembre del 1993  iniziai a collaborare come opinionista con Vittorio Feltri prima all’”Indipendente” e poi a “Il Giornale” firmandomi con lo pseudonimo di “Geronimo”. La scelta di questo nome fu dettato, come io stesso dissi scherzando , dall’antico ricordo di quel capo indiano della tribù degli Apache che non si arrese mai e difese sempre il suo popolo. Alla fine del 1993 era in corso una vera e propria guerra tra i novelli “lunghi coltelli” delle procure contro alcuni popoli ricchi di storia e onusti di gloria come quello democratico – cristiano. Da quel tempo  ho sempre difeso la cultura e l’impegno politico dei democratici – cristiani senza mai nascondere né i miei errori né quelli del partito il cui contributo complessivo alla democrazia italiana ed alla sua economia è stato fondamentale.

 Lo pseudonimo scelto  ha, però, anche un altro  significato. C’è, infatti, un Jeronimo figlio naturale di Carlo V re di Spagna ( 1516) e Imperatore del Sacro Romano Impero che nel tempo prese il nome di Giovanni d’Austria e sconfisse i Turchi a Lepanto bloccandone l’espansione verso l’Europa. In una fase politicamente violenta come quella del 1992-’93 mi parve appropriato assumere come pseudonimo il nome di due mitiche figure, l’una a tutela di un popolo coraggioso come quello degli apaches e l’altra a difesa  della cattolicità europea e della sua forma politica.