SIAMO ALLE COMICHE FINALI: LA DESERTIFICAZIONE DEL CENTRO HA SPINTO MOLTI DEMOCRISTIANI DORMIENTI A TENTARE DI FARE UNA NUOVA DC…

Paolo Cirino Pomicino per Dagospia

Siamo ormai alle comiche finali. La desertificazione dell’area politica di centro ha spinto molti democristiani dormienti a tentare di fare una nuova DC. Naturalmente secondo ormai la trentennale tradizione, ognuno tenta di fare la propria DC e nelle prossime settimane vedremo un fiorire di convegni, di riunioni e di voli pindarici. L’aspetto comico, però, non è questa proliferazione di iniziative ma la decisione dei cari custodi dei simboli della balena bianca, il nome, lo scudo e via di questo passo.

Rotondi e Castagnetti si divisero le spoglie del più grande partito della storia unitaria del paese spinti però solo da interessi personali. Abbiamo letto, allibiti, cose che sospettavamo ma di cui non avevamo documentazione. Lo storico Andrea Spiri nel suo ultimo libro “THE End” alla pagina 142 parla di un documento riservato in cui l’ambasciatore americano a Roma nel 1993 Reginald Bartgolomew manda un messaggio alla segreteria di Stato ed alla Casa Bianca in cui racconta di aver ricevuto una delegazione della DC costituita da Castagnetti, Martinazzoli, Rosa Russo Iervolino, Gabriele de Rosa e qualche altro ancora.

Pierluigi Castagnetti

 

 

Bartholomew spiega che ha registrato la decisione di quella delegazione di non rifare più la DC nonostante i tentativi di Rosa Russo Iervolino. Una parte della sinistra democristiana si era già consegnata per viltà agli eredi del partito comunista e, naturalmente, dormirono sonni tranquilli  tranquilli perché nessuno di loro ebbe un avviso di garanzia. Eppure tutti avevano contributi elettorali dichiarati solo parzialmente. Quella scelta non fu una scelta politica ma solo una scelta di convenienza personale e di potere.

 

Giorgia Meloni e Gianfranco Rotondi

 

 


Quel gruppo si mise sotto l’ombrello di Romano Prodi che era democristiano ma non troppo ed era peraltro ampiamente collegato ai piccoli o grandi potentati economici che controllavano parte rilevante della grande stampa. Il libro di Spiri apre squarci di verità ampiamente nascosti in questi anni da complicità diffuse ed ecco perché il mio vecchio amico Gianfranco Rotondi ha mandato addirittura una diffida di carattere generale impedendo a chi volesse fare la DC di lasciar perdere.

 

Accanto alla comicità c’è la vergogna. In 30 anni i democristiani presenti in parlamento altro non hanno fatto che dividersi fino alla scomposizione dell’atomo. Casini, Rotondi, Lupi, Cesa, Castagnetti, Martinazzoli, Mastella e tanti altri ancora hanno smarrito ciò che la DC aveva insegnato e, chiedendo scusa per quello che sto per dire, tutti sono diventati guitti della politica in attesa o di un po’ di potere o addirittura alte cariche dello Stato.

Clemente Mastella e Pierferdinando Casini

 

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