Scherzi a parte. Alcuni dei motivi per cui non esiste al mondo una classe dirigente come quella italiana.

Pubblicato su “il Foglio” il 18/10/2013

La classe dirigente del paese sembra diventata quasi uno scherzo della natura. E non ci riferiamo solo alla politica, il cui primato si esercita anche nella decadenza trascinando con sè nel declino uomini, istituzioni ed economia. Avete, ad esempio, mai visto nel mondo un partito del 25% guidato da un personaggio come il simpatico Beppe Grillo che, spalleggiato da un guru degno di un film di Roman Polanski, dà ordini a deputati e senatori della Repubblica via e-mail? Beh, in Italia c’è e quel che più spaventa o diverte a seconda dei casi è il fatto che la grande stampa di informazione e televisiva ogni giorno riprende e rilancia messaggi, invettive e minacce di sanzioni(non siamo ancora arrivati a quelle corporali). Tutto ciò non accade neanche in Iran nonostante gli ayatollah. Ma almeno Grillo ha dalla sua una lunga carriera di comico professionista, gli altri sono dilettanti del settore. Avete mai letto o visto che in una democrazia occidentale per eleggere un segretario di partito si fanno le primarie “urbi et orbi” confondendo così uno strumento nato per eleggere nientepopodimeno che il presidente degli Stati Uniti e ripreso da questi scherzi della natura per eleggere chi deve guidare un partito? E ,come se non bastasse, gli iscritti, che in altri paesi eleggono in un congresso il proprio segretario, rischiano di essere numericamente surclassati dai tanti viandanti che passano per piazze, strade e valli e che, se vogliono, vanno a votare per un segretario di un partito al quale non intendono iscriversi? In Italia questa stranezza c’è, la chiamano democrazia moderna. Avete mai visto ministri che danno le dimissioni per non fare accadere un evento giudicato disastroso e poi ritirarle quando quell’evento, come era prevedibile, sta accadendo? In Italia è accaduto qualche settimana fa! Avete mai visto che un governo e un parlamento approvino leggi per applicare le quali occorrono centinaia di decreti attuativi che non verranno mai emanati o, nel migliore dei casi, lo saranno dopo anni per cui quelle leggi restano lettera morta? In Italia tutto questo c’è dando così l’impressione che l’intero Parlamento stia su “scherzi a parte”. Avete mai visto un paese europeo guidato da un partito che si definisce di centrodestra o di centrosinistra o addirittura nomi come quelli di Forza Italia, Ulivo, Margherita, Asinello, dismettendo così ogni profilo culturale tipico dei partiti del vecchio continente? In Italia questo è accaduto e continua ad accadere. Anche questa la chiamano modernità. Avete mai visto nel mondo una banca costretta ad accantonare una somma pari in percentuale a quella che offre ad imprese e famiglie mentre se compra titoli di Stato questo obbligo viene fortemente ridotto con il risultato prevedibile di contrarre il credito a chi produce e a chi consuma? Questa volta l’Italia è in buona compagnia, quella europea, anche se nel vecchio continente paesi forti come Germania e Francia, hanno mantenuto in mani pubbliche larga parte degli istituti di credito. Avete mai sentito che una banca chiami parte della grande imprenditoria del paese che fa altri mestieri a diventare azionisti e dirigenti di una compagnia aerea al suon della fanfara tricolore? In Italia è accaduto. Avete mai visto che istituzioni locali in grandi difficoltà finanziarie impegnino risorse cospicue per feste di piazza, concerti e divertimenti vari rilanciando la vecchia cultura borbonica “festa, farina e forca”? In Italia accade ogni settimana. Avete mai letto che in un paese a democrazia matura un collegio di giudici emetta una ordinanza con la quale dichiara in nome del popolo italiano cha la politica è l’arte del mentire o un pubblico ministero capace di trasformare il proprio luogo di lavoro nell’ombelico del mondo arrestando ed inquisendo deputati, senatori, giornalisti, ex regnanti e varia umanità ovunque essi lavorino? In Italia è accaduto e continua ad accadere. Avete mai visto in un paese occidentale un tasso di litigiosità cosi acuto e spesso volgare come quelli che vediamo nei dibattiti politici televisivi almeno 15-20 volte a settimana spesso senza capire nulla perché i protagonisti si parlano addosso sovrapponendosi? In Italia è la norma così come sono la norma file interminabili di persone che attendono mesi per fare un accertamento diagnostico pur spendendo oltre cento miliardi di euro di soldi pubblici per una sanità che pure per molti versi è un’eccellenza. Ed infine ci si vergogna così tanto di dichiarare i propri emolumenti ovunque si lavori nascondendosi dietro l’alibi della tutela aziendale mostrando così una debolezza culturale e un senso di colpa che molto spesso non sta ne’ in cielo ne’ in terra. Parlamentari che salgono sui tetti della camera o che interrogati da giornalisti impertinenti non sanno le più elementari nozioni di storia e geografia, è forse l’immagine più allarmante del nostro bel Paese che diventa ogni giorno di più una Disneyland confusa e vociante che copre le urla di un silenzio assordante che sale dalla parte più debole della società che guarda smarrita diseguaglianze crescenti che diventano, a loro volta, ogni giorno che passa sempre più intollerabili. Forse è anche questa la modernità di un paese che cammina a tentoni avendo smarrito una bussola antica senza averne trovata una nuova.

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