Con molto rispetto, la “vera” Democrazia Cristiana è stata SOLAMENTE quella di De Gasperi.
Fatico veramente a paragonare la statura politica di De Gasperi a Giulio Andreotti, l’uomo che defini Sindona “salvatore della lira”, l’uomo che nominò Bruno Pazzi, gestore di sale teatrali, Presidente della Consob, ecc ecc: quante volte De Gasperi si sarà rivoltato nella tomba per tutto ciò!
Se volete davvere rifare la DC, dovete trovare un nuovo De Gasperi: compito non certo facile al giorno d’oggi!
Certo, la Seconda/Terza Repubblica ci ha regalato lo spettacolo osceno di un certo Antonio Razzi che sproloquia su tutto, con un linguaggio da semi-analfabeta, stando comodatamente seduto sul suo scranno di Senatore della Repubblica, MA questo non può farci rimpiangere la Prima Repubblica della partitocrazia, del debito pubblico e della corruzione.
Concordo con il sig. Gualtiero e aggiungo che la vera DC è anche quella di Don Sturzo, di La Pira e perfino di Don Dossetti. Spessori valoriali di impegno sociale e politico di una Politica con la P maiuscola, intesa come servizio disinteressato e pieno per abbattere le barriere dell’egoismo, dell’autoreferenzialità e della prevaricazione. Un Politica sempre dalla parte dei più deboli, degli ultimi e dei domenticati. Tutto il resto è noia.
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Con molto rispetto, la “vera” Democrazia Cristiana è stata SOLAMENTE quella di De Gasperi.
Fatico veramente a paragonare la statura politica di De Gasperi a Giulio Andreotti, l’uomo che defini Sindona “salvatore della lira”, l’uomo che nominò Bruno Pazzi, gestore di sale teatrali, Presidente della Consob, ecc ecc: quante volte De Gasperi si sarà rivoltato nella tomba per tutto ciò!
Se volete davvere rifare la DC, dovete trovare un nuovo De Gasperi: compito non certo facile al giorno d’oggi!
Certo, la Seconda/Terza Repubblica ci ha regalato lo spettacolo osceno di un certo Antonio Razzi che sproloquia su tutto, con un linguaggio da semi-analfabeta, stando comodatamente seduto sul suo scranno di Senatore della Repubblica, MA questo non può farci rimpiangere la Prima Repubblica della partitocrazia, del debito pubblico e della corruzione.
Cordiali saluti.
Concordo con il sig. Gualtiero e aggiungo che la vera DC è anche quella di Don Sturzo, di La Pira e perfino di Don Dossetti. Spessori valoriali di impegno sociale e politico di una Politica con la P maiuscola, intesa come servizio disinteressato e pieno per abbattere le barriere dell’egoismo, dell’autoreferenzialità e della prevaricazione. Un Politica sempre dalla parte dei più deboli, degli ultimi e dei domenticati. Tutto il resto è noia.