Le riforme indispensabili per un’Europa politica

Pubblicato sul “Corriere della Sera” il 19 agosto 2016

Lunedi 22agosto a Ventotene ci sarà il preannunciato incontro tra Hollande,Merkel e Renzi.Al di là dell’omaggio ad Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi ed al loro manifesto sull’Europa unita e libera (senza Schuman, Adenauer e de Gasperi, però, i patti di Roma non si sarebbero mai fatti) l’incontro di Ventotene rischia di essere solo un bagno di sole e di mare se i tre leaders concentreranno la propria attenzione solo sull’immediato presente.L’Europa,infatti,ha problemi immanenti e problemi strutturali. Quelli immanenti sono le fibrillazioni bancarie, l’immigrazione di massa, la sicurezza,le politiche di crescitaPer le banche dopo l’improvvida approvazione della disciplina dell’unione bancaria con il famoso bail-in c’è l’assoluto bisogno di trovare il modo per salvare alcune banche, a cominciare da MPS e dalla Deutsche Bank, entrambe portatrici di rischi sistemici. Questo aspetto bancario offre due criticità strutturali: a) non si può trasferire,dinanzi ad emergenze finanziarie,i poteri ultimi dallo Stato al mercato, fonte di libertà personali e collettive, che contiene però al proprio interno forze speculative imponenti. Paesi liberisti come Gran Bretagna e Usa non adotteranno mai analoga disciplina.così come la Svizzera e i paesi della comunità europea che sono fuori dall’euro.L’immigrazione e la sicurezza, sono due facce di un medesimo problema. Senza versare lacrime sugli errori del passato che hanno messo in fibrillazione il nord-africa ed il medio oriente, il flusso migratorio presenta oggi due aspetti tra loro interconnessi. La solidarietà sinora mancata deve diventare una priorità con sanzioni per chi dovesse sottrarsi.Questa solidarietà deve essere accompagnata da accordi con quei pochi governi che ancora esistano come tali con i quali definire un “piano Marshall” per associare politiche di sviluppo a quelle di contenimento dei flussi migratori. Questo aspetto incide anche sul terreno della sicurezza mentre la lotta al terrorismo con il nuovo accordo Russia-Iran-Turchia sta voltando pagina e gli USA e l’Europa dovranno cogliere a volo le nuove possibilità di dialogo per arrivare subito ad una conferenza di pace sul medioriente. I tre nodi di carattere strutturale per un’Europa diversa sono: a) una riforma dei mercati finanziari guidata da una idea precisa, quella di agevolare normativamente e fiscalmente l’uso produttivo del capitale rispetto al suo uso finanziario visto l’affanno dell’economia reale internazionale;b)riformare la governance dell’Europa trasferendo dal Consiglio al Parlamento europeo la potestà legislativa primaria su proposta dalla Commissione che dovrà essere eletta dal parlamento e ad esso rispondere. Il consiglio dei capi di Stato e di governo, con una minoranza di blocco qualificata, può mettere il veto e rinviare al Parlamento una o più leggi. Al parlamento andrebbe affidato, dopo il fallimento degli illuminati, la redazione di una nuova costituzione europea entro 18 mesi da sottoporre ai parlamenti nazionali; c) un’accelerazione dell’unione fiscale da raggiungere entro 3 anni ed una piattaforma unitaria nella istruzione e formazione delle giovani generazioni con l’aggiunta volontaria di alcune specificità nazionali per costruire culturalmente il futuro cittadino europeo, d) un nuovo ordine monetario mondiale cominciando nel ripristinare il sistema monetario europeo giusta la raccomandazione dei ministri finanziari del G20.Dunque le basi per un progetto di un’Europa davvero politica in alternativa a quella burocratica afflitta da una intollerabile bulimia regolatricecapace di giocare finalmente un ruolo importante nella nuova difficile geopolitica.

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